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Qual è l'origine della letteratura, nel senso che diamo comunemente a questa parola, per esempio quando parliamo di un romanzo, di una narrazione o di una storia che sappiamo già in anticipo essere sempre rigorosamente "finti", immaginati e fantasticati? Una lunga tradizione interpretativa ha creduto di poter far risalire questa origine alla cultura greca, ad Omero, all'epos eroico della grande stagione mito-poietica occidentale e, in sede più strettamente teoretica, a una certa concezione del logos posta in essere dai primi pensatori ellenici. Ma al di là del dato acquisito, è possibile sospendere per un istante questa concezione per una formulazione diversa, per esempio per affermare, della letteratura come "istituzione occidentale moderna", un'origine biblica e "abramica" e non già greca? In questa direzione muove la riflessione di Jacques Derrida nella sezione conclusiva di Donner la mort intitolata "La letteratura al segreto". Attraverso un'analisi piana e lineare del testo derridiano, il presente saggio affronta le questioni salienti e la genealogia filosofica delle proposte interpretative presentate dal grande filosofo francese a suffragio dell'ipotesi di un'ascendenza "segreta" della letteratura "sotto il segno apparentemente improbabile di un'origine abramica". In appendice, correda il lavoro un saggio (pubblicato altrove) sulla genesi testuale della scrittura critica e della letteratura filosofica contemporanee.